lunedì 19 dicembre 2016

Il “buon ricordo” di Pino Stancampiano

Questa sera in Paradiso si apre un nuovo Grand Restaurant. A dirigerlo il Signore ha chiamato un uomo che ha fatto la storia di questa nostra bellissima Palermo. 
Pino Stancampiano non è più qui. Lo ha chiamato il Signore, per fargli dirigere il banchetto di compleanno del Suo Figlio Divino, Gesù’ che tra sette giorni compirà 2016 anni. Ci mancherai Pino. Ci mancherà il tuo sorriso ironico e beffardo, il tuo sigaro, la tua eleganza, l’armonia dei tuoi piatti, la tua voce calda e un po’ impastata che ben si addiceva alla misurata lentezza dei tuoi gesti. Sei andato via in una giornata di sole, perché questa è un’altra delle doti che porterai lassù. 
Il Sole, il Calore, i Colori di questa nostra Sicilia ti piacevano tanto e li declamasti anche all’Assemblea delle Nazioni Unite, quando fosti invitato per i mille anni della Cassata. 
Non potrò dimenticare i tuoi duetti con mio papà, quando commentavi la straordinaria qualità di un prosciutto di 38 mesi o del suo Parmigiano Maggengo di 4 anni e della selezione di formaggi francesi che valse a Rino Mangia la medaglia d’oro al Salon de l’Agriculture di Parigi del 1972. 
Non potrò dimenticare quelle cene d’estate a La Scuderia con Ignazio Miceli, grandissimo Maestro del Vino, al quale tu rimproveravi l’eccessiva sapidità del Regaleali Bianco e con Vittorio Todaro col quale si discettava su quale fosse il miglior taglio di carne per preparare questo o quel piatto, ed io silenzioso che imparavo… 
Credo che la Tua lezione sia stata fondamentale per tanti ristoratori. Su tutti, però non dimenticherò mai le tue jam session del gusto con un altro Grande: il Tuo ”fratello” d’oltre Oceano Tony May. Non dimenticherò quando mi chiamasti per rimproverarmi: avevo osato aprire un ristorante, non sapevo nulla di ristorazione, sapevo tantissimo di alimenti, ma il ristorante è un’altra cosa mi dicesti e per questo avevi deciso di fondare l’Ordine dei Ristoratori Professionisti a tutela dei Ristoratori veri. E come fui pieno di orgoglio quando mi telefonasti per congratularti con me per come avevo ospitato il Principe Alberto di Monaco e quando venisti in via Principe di Belmonte e dopo una cena durante la quale avevo cucinato col brivido mi salutasti con un abbraccio sussurrando Bravo. 
Ci mancherai Pino, ma il Tuo Buon Ricordo ci sarà di conforto e di sprone, in un tempo dove il Grigio si è impadronito del quotidiano, dove  il Freddo regola i rapporti tra gli umani e la speranza è sempre più nascosta da una Nebbia odiosa.
Adesso che sei volato via, anche lassù sapranno che a Palermo tu portasti uno scampolo di Paradiso per tutti coloro che si accomodarono nelle poltrone dei Tuoi ristoranti, il “Pantagruel”, mitico, il “Metropole”, e, poi,  magica  “La Scuderia” e per ultimo La Capannina a Valdesi ultima scommessa. Già mi vedo gli Apostoli che si lisciano le barbe dopo aver assaggiato i tuoi “Involtini di pescespada” e tu che gli proponi un Bas Armagnac o un Calvados XO o un Agricòle per concludere la cena. 
Ciao Pino BUONA LUCE.

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